Liguria. Il nuovo assessore ligure alla Sanità Massimo Nicolò, confermato in squadra dal presidente Marco Bucci nonostante i rumors che lo davano fuori dai giochi in zona Cesarini, sarà affiancato da un pool di quattro esperti. In più ci sarà un Consiglio superiore della sanità sul modello nazionale, un gruppo di medici delle varie Asl e aziende ospedaliere regionali, scelti e coordinati dall’infettivologo del San Martino Matteo Bassetti, che manterranno un ruolo consultivo.
“Da medico conosco come funziona, ma ci sono tante cose che dovrò imparare”, le prime parole di Nicolò, già vicesindaco di Genova dal 2021 al 2022, medico oculista di Bucci e professore universitario, un “favorito” del governatore che aveva blindato il suo nome già da alcuni giorni. “Ci rimboccheremo le maniche per garantire il benessere dei cittadini liguri. Accanto a me ci sarà una serie di persone, ognuna avrà un ruolo”.
Il primo, quasi scontato, è per Enrico Castanini, tuttora direttore generale di Liguria Digitale dopo esserne stato anche amministratore unico, che gestirà la partita più complessa e decisiva, quella delle liste d’attesa da abbattere (anzi, azzerare, come promette Bucci). Poi l’assessore uscente Angelo Gratarola, medico anestesista ormai in pensione, che si occuperà della farmaceutica. Quindi Luciano Grasso, altro manager legato personalmente a Bucci, già direttore generale della Asl 3, che “ci aiuterà in vari ruoli”. Infine Santiago Vacca, ex sindaco di Borghetto Santo Spirito e attualmente amministratore unico di Genova Parcheggi, che curerà gli aspetti economici e amministrativi.
Come saranno inquadrati tutti questi profili? “Ancora non lo so, non me lo chiedete. Lo vedremo nei prossimi giorni”, risponde Bucci. Alcuni saranno consulenti, altri potrebbero diventare sottosegretari con una nuova norma regionale. Ad altri potrebbe essere assegnata una struttura di missione, formula già sperimentata da Toti.
Non è tutto. In Liguria ci sarà un Consiglio superiore della sanità costituito da una serie di professionisti coordinati da Matteo Bassetti che avranno un ruolo consultivo non retribuito. In totale 13 persone di cui 6 donne e 7 uomini: il dottor Salvatore Alongi, direttore del Distretto socio-sanitario della Asl4; la dottoressa Eleonora Arboscello, direttrice della Medicina d’Urgenza del Policlinico San Martino; la dottoressa Giada Bardelli, medico di Medicina Generale della Asl5; la professoressa Lucia Del Mastro, professoressa ordinario di Oncologia Medica dell’Università di Genova e Direttore della Clinica di Oncologia Medica del San Martino; il dottor Sergio Ferraro, direttore della struttura complessa di ortopedia e traumatologia della Asl1 Imperiese; il dottor Alessandro Gastaldo, direttore della struttura complessa di Radiologia e Diagnostica e Interventistica della Asl2 Savonese; la dottoressa Annamaria Gatti, direttrice della struttura complessa di medicina interna all’ospedale Villa Scassi; la dottoressa Tiziana Lazzari, medico specialista in dermatologia e chirurgia estetica; il dottor Luigi Martinelli, cardiochirurgo presso il Gruppo GVM di Rapallo; il dottor Claudio Mazzola, ex direttore della struttura complessa di Ortopedia dell’ospedale Galliera; il professor Italo Porto, ordinario di malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università di Genova; il dottor Antonello Ranise, direttore della cardiologia della Asl1 Imperiese; la dottoressa Barbara Rebesco, direttore del DIAR Farmaceutico e responsabile della Farmacovigilanza regionale.
“Non riceveranno nessun compenso – precisa Bucci -. Avranno il dovere di darci consigli e anche critiche, saranno la parte critica propositiva”.
Da domani la giunta si metterà al lavoro (anche se l’investitura formale arriverà con la presentazione al Consiglio regionale a inizio dicembre) e la sanità sarà al primo posto dell’agenda insieme alle infrastrutture: “L’obiettivo – ricorda il presidente – è nominare i project manager per le infrastrutture, ospedali per primi”. Sul disavanzo della sanità “sono state dette tante fesserie, sono confidente che andrà tutto bene. Bisogna pensare che, quando si chiede di tappare i buchi, non è per ridurre i servizi: lo sforzo deve essere aumentare il livello di servizio senza aumentare i costi. Questa è la capacità manageriale che mi aspetto da tutti quelli che lavorano in sanità”. Tutti avvisati.
Davide Natale, segretario del PD ligure, commenta critico: “Il consiglio superiore di sanità ligure, istituito in maniera estemporanea oggi da Bucci, è una struttura senza fondamenta, come una scritta su una spiaggia di sabbia mentre il mare è in tempesta. Non esiste un atto amministrativo a supporto ed è l’ennesima annunciazione sul nulla. Dimenticate anche le liste d’attesa, nella conferenza stampa non è stata pronunciata una parola sulle vere priorità della nostra Regione e che incidono più pesantemente sulla vita dei cittadini”.