Incarico

Paolo Ripamonti nominato assessore regionale: le reazioni

Si occuperà di Sicurezza, Energia, Immigrazione ed Emigrazione, Area di crisi complessa, Vertenze aziendali e rapporti con sindacati, Personale regionale, Patrimonio

paolo ripamonti

Savona. E’ Paolo Ripamonti il savonese che farà parte, in qualità di assessore, della giunta regionale del nuovo governatore Marco Bucci. La composizione della squadra è stata comunicata ufficialmente ai media questo pomeriggio durante la conferenza stampa tenutasi in Sala Trasparenza.

Confermate dunque le voci raccolte da  IVG.it e Genova24 mercoledì scorso. Le deleghe di Ripamonti sono Sicurezza, Energia, Immigrazione ed Emigrazione, Area di crisi complessa, Vertenze aziendali e rapporti con sindacati, Personale regionale, Patrimonio.

Incarichi piuttosto variegati che tuttavia rappresentano il “prosieguo” del lavoro fatto da Ripamonti nel corso della sua carriera politica e amministrativa. Ad esempio, da assessore comunale a Savona si era occupato proprio di sicurezza per la giunta Caprioglio; da senatore, era stato vice presidente della decima commissione permanente su Industria, commercio, turismo.

Le reazioni sulla sua nomina, dunque, non si sono fatte attendere.

Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil Savona commenta: “Tutti auspicavano un assessore savonese. Paolo Ripamonti è un politico del territorio, è savonese, negli ultimi anni si è speso per le questioni che riguardano l’area di crisi complessa anche con risultati positivi e insieme alle organizzazioni sindacali si è speso sulle vertenze. La provincia di Savona è quella che ha più criticità nell’industria manifatturiera. Ci vuole autorevolezza e capacità di fare intervenire il governo centrale: le due questioni mancate negli ultimi 9 anni. Ripamonti ha dimostrato attaccamento al territorio e ha portato un buon risultato, ora il libro è tutto da scrivere, le sfide e le criticità sono molto ma molto importanti, nei 9 anni di Toti non si è risolta una sola vertenza: Piaggio, Laeerh, Sanac, Funivie, crisi dell’automotive e vetrerie. Tutte criticità concentrate a Savona in settori che contano migliaia di lavoratori”.

“Auguro all’assessore Ripamonti e a tutta la giunta un buon lavoro – è il commento del sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis – auspicando che si metta al centro dei lavori l’interesse del territorio con una particolare attenzione alla Provincia di Savona. È importante che vengano tenute a mente le promesse fatte ai cittadini del nostro territorio in campagna elettorale”.

Dalla Valbormida commenti cauti e di buon auspicio per il lavoro del neo assessore regionale. Il sindaco di Carcare, Rodolfo Mirri, esponente del Pd, non entra nel merito della nomina, “ha vinto il centrodestra ed è legittimo che decida la composizione della giunta”, e sottolinea come “ora sia importante lavorare per tutta la Liguria, anche per le aree più interne come il comprensorio valbormidese che ha bisogno di attenzione”.

Il deputato Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria: “Auguri di buon lavoro agli assessori, ai consiglieri delegati e ai consiglieri regionali che iniziano il loro percorso a sostegno del governatore Marco Bucci. Donne e uomini della Lega sono pronti a lavorare con determinazione per la crescita economica e sociale della Liguria, con l’obiettivo di portare risultati concreti a beneficio di tutti i cittadini”.

“Prima promessa del presidente Bucci mantenuta: oggi è stata presentata la Giunta, addirittura in anticipo rispetto all’insediamento del Consiglio Regionale. Gli assessori sono persone qualificate e rappresentano tutte le province liguri, in continuità rispetto all’amministrazione uscente, con la metà degli assessori confermati e impegnati a portare avanti le stesse deleghe del passato. Una giunta orientata all’innovazione, sempre del segno della crescita e dello sviluppo della nostra regione” affermano Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, e Ilaria Cavo, deputata e coordinatrice ligure.

“Noi Moderati ha sostenuto in particolare la riconferma di Giacomo Giampedrone che, forte delle sue competenze e del consenso ottenuto, saprà continuare il grande lavoro portato avanti già per due mandati in materia di ambiente, infrastrutture (a cui ora aggiunge le infrastrutture ospedaliere), protezione civile- ambito in cui ha creato un modello che in Italia ha fatto scuola. A lui, espressione del nostro mondo civico confluito nella lista Vince Liguria, a tutti gli assessori oggi annunciati facciamo i nostri auguri di buon lavoro, certi che sapranno affrontare con impegno e competenza le sfide che li attendono. Noi Moderati sosterrà il lavoro del presidente e della sua giunta con i propri consiglieri, che saranno di costante stimolo all’attività amministrativa” concludono.

Davide Natale, segretario del PD Liguria: “Per tenere insieme i pezzi e accontentare gli appetiti di tutti i partiti che lo sostengono Bucci pensa ai sottosegretari da piazzare e si è già venduto quegli assessori che solo una modifica della legge da parte del governo ne potrà garantire la presenza. Una modifica che non risponde certo a delle esigenze organizzative della Regione, ma che nasce solo per soddisfare gli appetiti dei partiti, trattati come bambini che fanno i capricci e per farli stare bravi si promette l’ovetto con la sorpresa”.

“Insomma una giunta a rate: l’acconto nel 2024 e il saldo nel 2025 e in perfetta continuità con Toti: con quattro su sette assessori riconfermati nello loro cariche. E dove non si è potuto, come con Gratarola, Bucci ha cercato di correre ai ripari prima offrendogli un posto ai vertici di Alisa, poi, non potendogli dare quel posto, perché incompatibile con il precedente ruolo da assessore, pur di dargli una poltrona e non interrompere la continuità con la precedente giunta, ha pensato di inserirlo nello staff a supporto dell’assessore alla sanità, uno staff di cui non si conoscono i confini amministrativi e i costi. Poi ha istituito il consiglio superiore della sanità ligure: un elenco di professionisti sul cui ruolo non vi è traccia amministrativa, ma contribuisce a riempire posti le cui spese di funzionamento ricadranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini. Una riedizione del manuale Cencelli, che non solo spartisce le poltrone di oggi ma anche quelle di domani. Dimenticando le donne, delle tre annunciate in campagna elettorale ne è rimasta solo una. In fin dei conti per Bucci tutto è possibile, in un celebre film Totò provò a vendere la fontana di Trevi”.

Ancora Natale: “Bucci continua a prendere in giro i cittadini, dice che aumenterà le donne in giunta, ma tutti i nomi promessi sono nomi di uomini: i futuri candidati assessori sono uomini, lo staff a sostegno dell’assessore alla sanità è composto da uomini. Donne in giunta ce n’è una sola, non se ne vedono altre all’orizzonte. Basta parole in libertà la realtà è sempre un’altra rispetto a quanto afferma Bucci”.

Il consigliere regionale di Avs, Jan Casella, nota: “Difesa della Piaggio e aumento della sicurezza nelle località costiere sono i due nodi che chiediamo di affrontare da subito al nuovo assessore regionale Paolo Ripamonti. Come rappresentante del territorio savonese nella giunta Bucci, ci auguriamo che sappia difendere il servizio sanitario nella nostra provincia, partendo subito dall’estensione 24 ore al giorno del punto di primo intervento negli ospedali di Albenga e Cairo e dalla riapertura del punto nascite a Pietra Ligure. Purtroppo dobbiamo registrare un nuovo schiaffo alla parità di genere: è inconcepibile che ci sia una sola donna in tutta la giunta”.

Il referente regionale del M5S Roberto Traversi: “Siamo in perfetta continuità con l’era Toti. Chi aveva sperato – anche con il voto – che il sindaco Bucci riuscisse a imprimere una svolta dopo una stagione fallimentare che si è peraltro chiusa con degli arresti e poi dei patteggiamenti, fa oggi i conti con la realtà: tutto cambia perché nulla cambi! Come commentare altrimenti il fatto che su sette assessori addirittura quattro provengono dalla passata legislatura? Credo che i liguri meritassero più rispetto”.

“Dopo il terremoto politico dei mesi scorsi capace di azzoppare la legislatura quando mancava oltre un anno alla fine del mandato, chiunque con un po’ di sale in zucca avrebbe dato un segnale diverso, quantomeno di discontinuità. Invece, Bucci ha confermato l’impianto di Toti e così facendo ha gettato la maschera”, commenta il neoeletto consigliere regionale del M5S Stefano Giordano.

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