Albissola Marina/Albisola Superiore. Una vittoria impreziosita da una perla d’autore. Domenica pomeriggio, presso l’impianto sportivo “Faraggiana”, Albissole e Sampierdarenese si sono sfidate in occasione di uno dei match valevoli per la nona giornata del campionato di Promozione (girone “A”). La partita, una gara disputata quasi interamente in inferiorità numerica dai padroni di casa a causa dell’espulsione rimediata da Favorito al 1′ minuto di gioco, è terminata con l’affermazione dei Ceramisti con il risultato di 2 a 1.
A decidere la contesa, dopo il gol del pareggio siglato da Polito, è stata la punizione di Matteo Mancini, fantasista che ha ripagato la fiducia che da sempre Sarpero ripone in lui estraendo dal suo repertorio una pennellata d’autore. “Abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il mister e quello che proviamo sempre in settimana – ha commentato il classe 1999 intervenendo nel post-gara della sfida contro la Sampierdarenese -. Abbiamo numerose assenze ma direi che fino ad ora questo non si è visto perchè siamo un gruppo fantastico. Ognuno gioca per l’altro, siamo tutti compatti dal mister alla società. Poi con un tifo così è impossibile non fare quel centimetro o quel qualcosa in più”.
“È vero che siamo rimasti in dieci – ha proseguito l’intervistato – però ci siamo rimboccati le maniche e l’abbiamo portata a casa. Abbiamo dato vita ad una grande prestazione, dal primo all’ultimo. Noi giochiamo partita dopo partita ed entriamo in campo per vincere. Credo che sia presto per dire chi potrà vincere il campionato o chi potrà stare nei piani alti. Noi dobbiamo continuare così, partita dopo partita. Allenandoci come stiamo facendo i risultati si vedono e continueranno ad arrivare”.
Infine Mancini ha concluso parlando del proprio allenatore, Carlo Gino Sarpero: “Sarpero durante tutta la partita è quell’uomo in più; ti incita sempre, anche se sbagli una palla ti carica, ti invita a fare di più. Ti stimola l’adrenalina da mettere in campo. Poi durante la settimana, nonostante siamo dilettanti, fa un lavoro anche pesante trasferendoci la costanza, la passione e la dedizione che ci mette. Lo conosco da tanti anni, ogni sua squadra ha un carisma e un’identità. I giovani con lui, come si è visto oggi, corrono, hanno voglia di fare e si applicano. Questo accade perchè anche loro sono stimolati a seguire il mister, che è un condottiero”.