Savona. Periodo complicato. In seguito ad un super inizio di stagione impreziosito dalla qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia Promozione e da 9 punti conquistati in occasione delle prime quattro gare di campionato, qualcosa sembrerebbe essersi inceppato. 

Come svelato dallo stesso Fabio Tobia durante la trasmissione “Mixed Zone” (programma di approfondimento in diretta nelle serate di domenica e lunedì sulle pagine Facebook di IVG.it e IVG Sport), sono ore di riflessione in casa Legino. La vittoria manca ai verdeblù da ormai più di un mese (l’ultima volta il 4 a 0 contro il Finale del 13 ottobre scorso) e, l’ennesimo stop contro il Ventimiglia accusato nella giornata di ieri, non ha prodotto altro risultato se non quello di alimentare dubbi e incertezze.

Negli ultimi 30 giorni il Legino ha rimediato quattro sconfitte ed un solo pareggio (quello di mercoledì nel recupero del match contro il Bragno), troppo poco per una squadra che ora vede la zona playout avvicinarsi pericolosamente. “Commentiamo un’altra sconfitta molto amara – esordisce Tobia – perchè arriva in seguito una partita a mio parere preparata bene e dopo un buonissimo primo tempo. C’è rammarico perchè abbiamo disputato un inizio partita con 45 minuti veramente ben fatti. Purtroppo la palla non è andata dentro nonostante quattro buone occasioni. In questo periodo stiamo facendo fatica a fare tutto. Il Ventimiglia nel secondo tempo è andato in vantaggio subito su schema da calcio d’inizio trovando poi la seconda rete quando ci siamo scoperti nel tentativo di recuperare la gara. Vorrei comunque fare i complimenti ai ragazzi perchè sono entrati in campo benissimo giocando un primo tempo sopra le righe. È una sconfitta che lascia l’amaro in bocca”.

“Nei momenti di difficoltà – ha proseguito il tecnico del Legino – facciamo fatica a reagire nel modo giusto. Con questa sono cinque sconfitte in un mese, così diventa difficile riuscire a trovare il bandolo della matassa. In una situazione normale l’allenatore va a casa, c’è poco da nascondersi dietro un dito, c’è poco da cercare delle scusanti. In questo momento serve uno scossone forte e serve qualcosa che possa tirarci fuori da una situazione come questa. Legino non è società che ama cambiare gli allenatori, nella storia di questa società è successo pochissime volte. Io però non sono neanche una persona che si nasconde dietro un dito, motivo per cui credo sia giusto che mi assuma le mie responsabilità. In questo momento nelle difficoltà mi sto rendendo conto di non riuscire a dare uno scossone alla squadra”.

“In questo momento – continua Tobia – nemmeno la fortuna sta girando per il verso giusto, però credo che dovremo andarcela a cercare un po’ noi. Dobbiamo volerla di più, tuttavia in questo momento siamo un po’ sfiduciati. Non ci sta riuscendo niente anche nelle condizioni in cui dovrebbe riuscirci qualcosa. In tutto questo lo scossone ce lo dobbiamo dare da soli. È un qualcosa che dobbiamo cercare guardandoci in faccia”.

Infine l’allenatore del Legino ha concluso dichiarando: “La squadra è unita e compatta, vedo i ragazzi dispiaciuti per quello che sta succedendo oltre che consapevoli e rammaricati. Questo è il momento, bisogna avere la lucidità di analizzare le cose così come sono senza arrampicarsi sugli specchi”.

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