Savona. “Il titolo del primo fascicolo che aprirò? Vertenze sindacali”. A dirlo è Paolo Ripamonti, neo assessore regionale della giunta Bucci, il giorno dopo l’annuncio del nuovo incarico.
La chiamata del vice ministro e segretario nazionale della Lega Edoardo Rixi, racconta, è arrivata alla vigilia dello scorso fine settimana, al termine di una partita a tratti convulsa: all’inizio Ripamonti pareva un outsider, poi a un certo punto la sua nomina sembrava certa. Nel weekend pareva ormai accantonato per far posto a Stefano Mai. Infine, l’ultimo ribaltone di domenica sera. “Personalmente non avevo particolari notizie rispetto ai ‘lavori’ per la costruzione della giunta – spiega Ripamonti ai microfoni di IVG – Leggevo le ricostruzioni dei giornali, come tutti. Poi una sera mi ha il viceministro Rixi e mi ha detto: ‘Paolo, se te la senti tocca a te’. E io ovviamente ho risposto subito ‘Presente’ al mio segretario”.
Tra le sue deleghe non c’è quella allo sviluppo economico, come si ipotizzava all’inizio, ma ci sono la sicurezza, le vertenze industriali, l’area di crisi. Incarichi che permettono di incidere su molti fronti: “Ogni qualvolta si parla di vertenza sindacale si parla del lavoro delle persone. Questo è un tema rispetto al quale sono piuttosto sensibile e sul quale voglio lavorare con attenzione. È evidente che quello dell’area di crisi complessa è un tema che conosco molto bene. Chi ha gestito prima di me la questione lo ha fatto molto bene: per questo mi voglio complimentare con l’assessore Alessio Piana, persona di grande valore che ha gestito molto bene lo sviluppo economico. Del resto ci occuperemo ‘maniman’, come si direbbe qua in provincia di Savona, cioè di volta in volta”.
La nomina è arrivata dopo giorni di rumors e – conseguentemente – di differenti reazioni. Per qualcuno Ripamonti è divisivo, altri auspicavano invece una persona esperta con il suo curriculum; altri ancora, infine, si accontentavano di “un savonese qualunque” pur di avere una rappresentanza. “Credo che chi fa politica il 100% di consenso non lo abbia mai e non lo avrà mai – ammette Ripamonti – Chi pensa di poterlo avere è poco intelligente e poco lungimirante. Personalmente ho ricevuto tantissimi attestati di stima, non tutti del partito che rappresento, ma anche dal mondo civile, delle associazioni, dal mondo industriale, dal mondo del commercio, dai balneari, insomma di tutti. Quindi sono molto contento. Devo dire che questi attestati di stima mi rendono orgoglioso di rappresentare la Liguria, prima di tutto, ma in modo particolare la provincia nella quale vivo e alla quale in questi anni mi sono sempre dedicato con impegno e dedizione”.
Bisognerà andare d’accordo con il presidente Marco Bucci, e in molti sostengono non sia esattamente una cosa scontata: “E’ anche difficile andare d’accordo con me, quindi non è un problema. Il presidente è il presidente, quindi ubi marior… Comanda lui, decide lui, ci deve dire cosa dobbiamo fare. Mi sembra che abbia le idee molto, molto chiare, ci ha già convocando per cominciare a confrontarci e lo faremo con grande entusiasmo. Ripeto, chi ha fatto il militare sa perfettamente che ci sono delle gerarchie, il presidente è il presidente, punto”.
E poi c’è la possibilità che arrivino anche un ottavo e un nono assessore. Uno dei quali potrebbe essere Angelo Vaccarezza, che ha spiazzato tutti facendo i complimenti pubblici a Paolo Ripamonti: “Quando lui è stato eletto l’ho chiamato e mi sono congratulato. Con Angelo ci sono stati momenti belli, momenti anche di tensione, ma quando una persona si presenta ai propri lettori e, come lui tutte le volte, fa il primo a differenza di altri che magari fanno solo parole, beh, deve godere del mio rispetto. Lui ha scritto una cosa giustissima, cioè #primalaprovinciadisavona. Come faccio a non condividerlo?”.
Ripamonti è, ad oggi, il subcommissario alle Funivie. Cosa succederà con la nomina ad assessore? “Mi occuperò ancora di Funivie. Da questo punto di vista non ci sono dubbi. E’ vero anche che il subcommissariamento, o meglio il commissariamento in senso generale, nella norma prevede scada il 31 dicembre 2024. Sono assolutamente sicuro che il Ministero sta in questo momento ragionando su come procedere dal punto di vista normativo. Il vice ministro Rixi ha perfettamente contezza di cosa vuol dire Funivie di Savona, qual è il valore assoluto per la provincia di Savona dell’infrastruttura in sé dal punto di vista logistico come retroporto di Savona. Ci sono tutta una serie di investimenti da fare. Io credo che le Funivie non correranno alcun rischio e il futuro lo vedo luminoso”.