Nuove rotte

Rigenerazione Urbana, al Priamar l’assemblea di Ance. L’assessore Scajola: “La provincia di Savona è strategica e baricentrica””

Il sindaco Russo: "Investiti 80 milioni sulla riqualificazione di spazi pubblici della nostra città". Il presidente Baccino: "La rigenerazione urbana non è solo una necessità infrastrutturale, ma un percorso di rinnovamento culturale"

Savona. Un successo di partecipazione e contenuti per l’Assemblea Pubblica organizzata da Ance Savona, tenutasi nella Sala della Sibilla al Complesso Monumentale del Priamar. L’evento, dal titolo “Le Rotte della Rigenerazione Urbana: Città, Territorio, Infrastrutture, Identità”, ha visto rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e del mondo accademico confrontarsi su uno dei temi più strategici per il futuro del territorio: la rigenerazione urbana.

La rigenerazione urbana non è solo una necessità infrastrutturale, ma un percorso di rinnovamento culturale, economico e sociale. Dobbiamo essere in grado di andare oltre il modello espansivo del passato e abbracciare un paradigma che valorizzi la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico, il trasporto efficiente, l’inclusione sociale”, dichiara Massimo Baccino, presidente di Ance Savona, aprendo i lavori dell’Assemblea.

“Le imprese edili che sapranno adattarsi e innovare in questa direzione saranno quelle in grado di vincere questa sfida. Ma non basta: servono anche un nuovo modello di collaborazione pubblico-privata e una visione integrata che connetta infrastrutture materiali e immateriali, garantendo lo sviluppo di un territorio attrattivo per imprese, lavoratori e giovani talenti”, aggiunge.

Oggi abbiamo tracciato le prime rotte di un percorso che deve continuare: la rigenerazione urbana può trasformare il nostro territorio in un esempio di eccellenza, ma dobbiamo lavorare insieme, con coraggio e visione” conclude Massimo Baccino, lanciando un appello per proseguire sulla strada del confronto e della collaborazione e confermando l’impegno di Ance Savona nel promuovere il dialogo tra pubblico e privato, nella valorizzazione del territorio e nella creazione di opportunità concrete per le imprese e i cittadini.

Al centro del confronto tra il punto di vista delle associazioni del settore edile e delle amministrazioni comunali, provenienti dalla Liguria ma anche di regioni vicine come Piemonte e Lombardia, sono state in prima battuta, le esperienze di chi ha già provato o progettato casi di rigenerazione urbana. Ne sono emersi luci e ombre, limiti e opportunità, per offrire spunti di riflessione utili sia agli amministratori pubblici che agli operatori. A questa prima tavola rotonda sono intervenuti Elisa Di Padova, Vice Presidente Ance Liguria, Paola Orsini, Vice Presidente Ance Torino, Tiziano Pavoni, Presidente Ance Lombardia, ed Emanuele Ferraloro, Presidente Ance Liguria.

massimo baccino

La rigenerazione di un territorio non è solo urbana, ma anche culturale, economica e sociale, perché ripensare un luogo vuol dire anche offrire opportunità di sviluppo. Alla visione di lungo periodo e alle “Rotte della Rigenerazione” è stata quindi dedicata una seconda tavola rotonda, con la partecipazione di Marco Scajola, Assessore all’Urbanistica di Regione Liguria, il Sindaco di Savona Marco Russo, Gianluca Peluffo, architetto, fondatore dello Studio GianlucaPeluffo&Partners, Stefano Betti, vicepresidente di Ance Nazionale, e Caterina Sambin, presidente dell’Unione industriali Savona. Per le sue caratteristiche infrastrutturali e territoriali, per il patrimonio edilizio, nonché il contesto sociale, la Liguria, e la provincia di Savona in particolare, costituiscono un laboratorio ideale per sperimentare su questo tema.

“Sono già molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto perché negli ultimi tre anni nella provincia di Savona abbiamo fatto partire oltre 30 interventi per 9 milioni di euro. Qua a Savona abbiamo fatto cose significative, una fra tutte Villa Zanelli che è stata recuperata, riqualificata e ridata alla città di Savona”, afferma il nuovo assessore, Marco Scajola, con delega alla rigenerazione urbana.

Però i temi in agenda sono sicuramente tanti: “La provincia di Savona è una provincia strategica perché ci sono un numero importante di aziende e di imprese. E’ baricentrica tra ponente e levante quindi sicuramente sarà al centro delle politiche regionali”, conclude l’assessore Scajola.

La provincia di Savona soffre di una carenza di giovani laureati e della difficoltà nel trattenerli o riattrarli. A questo si aggiungono una scarsa digitalizzazione del territorio, un mercato abitativo reso poco accessibile da una forte incidenza delle locazioni turistiche brevi e la frammentazione e mirco-dimensione delle imprese, ma la rigenerazione urbana può giocare un ruolo importante per proporre soluzioni a queste criticità” spiega Cristina Sambin, presidente degli Unioni Industriali di Savona.

“Per superare queste sfide, è indispensabile un approccio integrato che coniughi sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La rigenerazione urbana deve essere il motore per creare nuove opportunità, migliorare la qualità della vita e rendere il nostro territorio competitivo, capace di attrarre investimenti, talenti e nuove imprese. Solo così possiamo trasformare queste criticità in un vero rilancio per la nostra provincia”, conclude il presidente.

“Noi siamo un esempio molto importante della rigenerazione urbana perché, ricordo, che stiamo investendo 80 milioni sulla riqualificazione degli spazi della nostra città – afferma il primo cittadino di Savona, Marco Russo – una mole di investimenti pubblici notevole per recuperare spazi pubblici.

“E’ un tema molto importante che non riguarda solo il recupero fisico degli edifici ma il recupero di un tessuto di comunità attraverso i suoi edifici”, conclude il sindaco.

L’Assemblea è stata inoltre l’occasione per presentare iniziative concrete, come il concorso di idee promosso da Ance Savona in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, per coinvolgere studenti universitari e giovani professionisti nell’ideazione di progetti di rigenerazione urbana per due luoghi sul territorio provinciale, selezionati tra quelli presentati dai Comuni savonesi che hanno risposto all’appello dell’associazione.

Viste le tante esigenze e opportunità emerse per le aree rigenerabili, la volontà è quella di raccogliere tutti i progetti in un dossier da portare all’attenzione dell’amministrazione regionale, in un’ottica di programmazione.

 

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