Savona. E’ stato presentato oggi pomeriggio al teatro Chiabrera il dossier di candidatura di Savona a Capitale della Cultura italiana dal titolo “Nuove rotte per la cultura”. Sul palco insieme al sindaco di Savona Marco Russo sono salite 41 fasce tricolore, dei 41 Comuni aderenti.
A illustrare il dossier è stato Paolo Verri, direttore di Savona 2027, che ha coinvolto le principali istituzioni, le personalità e i partner del progetto: dall’Università di Genova alla Fondazione De Mari, dall’Unione Industriali della provincia di Savona alla Fondazione CIMA, dalla Chiesa ad Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e alla Camera di Commercio, dal conduttore a autore televisivo Fabio Fazio fino all’ex ministro dell’Istruzione ed ex presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, attuale presidente di Isybank, Francesco Profumo.
“Il Dossier – spiega emozionato il sindaco di Savona Marco Russo – è il punto di partenza. Posso dire che, visto il percorso fatto fino ad oggi, vista la partecipazione di stasera, visto il dossier, se continueremo a lavorare come abbiamo già fatto, il nostro obiettivo è già raggiunto, Savona ha già “vinto”, perché può dire di aver posto le basi per completare finalmente la sua transizione post industriale”.
“Cercatevi dentro questo dossier, voi ci siete dentro, come sempre in un’opera collettiva – inizia così Paolo Verri -. Il filo rosso lo dà la storia di Savona, abbiamo individuato fin da subito le tappe fondamentali della storia”.
“La candidatura di Savona – aggiunge Paolo Verri, direttore di Savona 2027 – è quella di una città del Novecento che ha deciso di affrontare con coraggio e come comunità intera le sfide del prossimo millennio: solitudine, cambiamento climatico, invecchiamento della popolazione, competenze culturali e tecnologiche di base. La competitività riguarderà sempre più le persone: i luoghi di Savona 2027 sono la piattaforma per una società nuova, più coesa e felice. Non è un discorso che riguarda il turismo, ma che coinvolgerà i turisti per ricrearlo insieme ai cittadini”.
“Tanti savonesi si occupano di comunicazione e televisione – dice Fabio Fazio in video – Siamo nati sulla più grande via di comunicazione, quindi la voglia di provare a comunicare a conoscere è insita in noi. Poi c’è un altro aspetto, la concretezza della nostra città. In piccolo rappresenta perfettamente il paese intero, c’è davvero quello che ti serve per poter raccontare qualcosa di più grande”.
I 9 TEMI STRATEGICI INDIVIDUATI
Sono stati individuati 9 temi strategici di sviluppo – la società, il clima, la religione, l’abitare, l’arte, il turismo, i giovani, il movimento, la manualità – che saranno realizzati in 9 spazi rinnovati di Savona: la stazione, Palazzo della Rovere, Cappella Sistina, Sant’Agostino, San Giacomo, Priamar, Skatepark, Villa Zanelli, Santuario, accompagnati dai rintocchi della Campanassa, simbolo della città.
Palazzo della Rovere sarà dedicato alle nuove rotte per la società.
La fortezza del Priamar vedrà protagonista la Fondazione Cima, il più avanzato team italiano di contrasto al cambiamento climatico. All’interno del Piazzale del Maschio una grande sfera multimediale diventerà Terra di giorno, con le sue temperature e le storie in diretta dei disastri ma anche dei progetti di contrasto al cambiamento climatico, e Luna di sera, sul modello di quella installata da Luke Jerram al Trinity College di Dublino, che aiuterà a spiegare le fasi lunari e le rinnovate sfide dell’umanità nello spazio.
Le nuove rotte per la religione porteranno alla realizzazione di una nuova opera per la Cappella Sistina, costruita da Papa Sisto IV, individuata da un bando di concorso per artisti internazionali che avranno il compito di tradurre in linguaggio artistico contemporaneo il tema della vita e della morte.
L’intero borgo del Santuario che sarà riprogettato come spazio culturale, diventerà il luogo dove si sperimenterà una forte azione di contrasto alla solitudine e dove sarà attivata una grande operazione di re-design con l’apertura di botteghe in grado di recuperare e riciclare tessuti.
La stazione di Savona, che si trova nel cuore del rinnovamento della città e simboleggia la trasformazione urbana nei secoli, sarà il luogo di accoglienza dei visitatori e di dibattito, con una mostra permanente dedicata alla storia della televisione italiana, curata dal più importante storico della televisione italiana Aldo Grasso e realizzata con Teche Rai, e un ciclo di incontri su progetto di Fabio Fazio sul ruolo che in tutti i settori della vita del Belpaese la televisione ha avuto dal 1954 ad oggi.
Il complesso conventuale di San Giacomo diventerà luogo di ispirazione e confronto per giovani talenti mondiali dell’arte e del design, in collaborazione con Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze e l’associazione Alcova di Milano. Coinvolgendo inoltre Platform Architecture, saranno in programma attività di promozione del design internazionale e di artisti emergenti del Mediterraneo.
Il Museo della Ceramica, nel cuore del centro storico, ospiterà da marzo 2027 la mostra diffusa “Le rotte del blu” in cui dialogheranno opere di epoche diverse unite dal colore che lega trasversalmente la storia produttiva della ceramica locale.
Villa Zanelli, eccellenza del liberty ligure e italiano, ospiterà la prima grande mostra sul turismo come motore di sviluppo del bacino mediterraneo, curata da Carmen Bizzarri e Edoardo Colombo: un allestimento multimediale e immersivo nella storia e nella geografia grazie alle applicazioni più avanzate di Intelligenza Artificiale.
La vecchia piscina comunale diventerà un grande skatepark indoor, il nucleo di un’area a vocazione sportiva inclusiva e accessibile con aree sportive coperte e scoperte, una palestra d’arrampicata e una spiaggia libera attrezzata per la pratica di tutti gli sport su sabbia, in accordo con il Comitato Italiano Paralimpico e con la collaborazione di Ilaria Naef, prima atleta italiana e vicecampionessa mondiale di WCMX.
Il convento trecentesco di Sant’Agostino, già carcere giudiziario chiuso nel 2016, verrà restituito alla città e trasformato in un hub dedicato alle arti e alle digital humanities. Ad inaugurare lo spazio, una mostra che inaugurerà il 16 aprile 2027, a 50 anni dalla presentazione dell’Apple II, un dialogo tra due miti come Adriano Olivetti e Steve Jobs, in collaborazione con l’Archivio Storico Olivetti e il Museo All About Apple di Savona, il più fornito museo al mondo e l’unico con il riconoscimento ufficiale da parte di Apple.