Savona. Sono tantissimi i temi cardine del progetto “Nuove rotte per la cultura”, il dossier di candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2027. Si spazia dal territorio alle infrastrutture, dal sociale al clima, dalla religione all’identità, e molto altro. Non potevano certo mancare le proposte dedicate ai giovani, al futuro, all’innovazione.
Beatrice Giacardi, membro della segreteria organizzativa dell’Ufficio di candidatura, spiega: “I giovani hanno bisogno di spazi, fisici e simbolici, per esprimersi e farsi conoscere all’interno della società. E’ necessario arrestare la fuga dal territorio, riattraendoli sia tramite opportunità lavorative come lo smart-working, sia tramite nuove proposte per il tempo libero. L’obiettivo è quello di divenire hub di riferimento per il Nord-Ovest, coltivando non solo la manualità ma anche lo sviluppo digitale, instaurando una rete di collegamenti e rotte di livello anche internazionale“.
“La collaborazione con Paolo Verri, coordinatore della candidatura – prosegue – ci ha fornito due importanti concetti chiave su cui riflettere e lavorare: incontro e visione nazionale. Su questa scia si collocano i progetti volti all’istituzione di spazi per immaginare, progettare e liberarsi: il convento di Sant’Agostino, ex carcere giudiziario, verrà restituito alla città nelle vesti di hub dedicato alle arti e alle digital humanities, volto alla sperimentazione creativa ed innovativa; il complesso conventuale di San Giacomo verrà recuperato e ripensato come luogo di ispirazione e confronto per giovani talenti mondiali dell’arte e del design. Saranno inoltre previste residenze per designer e artisti che sceglieranno Savona e il Nord Ovest come luogo non solo di esposizione ma anche di residenza attiva, nell’ottica di attrarre talenti ma dando loro qualcosa di concreto in cambio”. Vediamo nel dettaglio i progetti del dossier legati a questo tema.
Città dell’educazione
Genova, Torino e Vercelli saranno partner di Savona nel progetto “Città dell’educazione”, promosso da Compagnia di San Paolo, per rendere l’educazione il centro delle politiche della città. Grande attenzione sarà rivolta ai servizi da 0 a 6 anni, quali inizio della vita educativa e creativa di ogni cittadino. “L’obiettivo è quello di ampliare e qualificare servizi e laboratori con metodi didattici inclusivi e collaborativi, valorizzando la cultura in chiave educativa e integrando le professionalità degli operatori in un’ottica di alleanza” si legge nel dossier. Verrà inoltre sperimentato in una scuola il primo Patto Educativo di Comunità, che coinvolgerà ragazzi, famiglie, associazioni e comitati di quartiere “per vivere la città come un’aula”.
A seguito dell’approvazione del “Youth Check” da parte del Parlamento Europeo e con la collaborazione della Fondazione Bruno Visentini, si prevede di assumere la Valutazione di Impatto Generazionale come strumento di analisi e monitoraggio del Documento Unico di Programmazione del Comune di Savona (oltre che del dossier di candidatura), assicurando che le politiche pubbliche rispondano anche alle esigenze delle nuove generazioni.
I servizi educativi del territorio saranno parte di un unico grande sistema di welfare culturale dedicato ai più giovani: i laboratori artigianali del Museo della Ceramica; il teatro dei Cattivi Maestri; la musica con Eugenio in Via Di Gioia, per scrivere l’inno di Savona 2027 insieme ai giovani cittadini savonesi; l’architettura con SOUx e Dialoghi d’Arte; il cinema con Nuovo Filmstudio; la letteratura con il Festival Zerodiciannove, che a maggio 2027 ospiterà a Savona i principali festival di storie e di letteratura, invitando autori e illustratori per tracciare insieme le rotte delle storie dell’infanzia e dell’adolescenza.
Festival Uni-verso
“Il Campus Universitario di Savona sarà centro di formazione delle future generazioni e di tutti i cittadini, all’insegna della permeabilità della ricerca e del sapere” spiegano le pagine del documento. Nel 2027, esso ospiterà il Festival Uni-verso, dedicato alla divulgazione scientifica e culturale delle competenze, delle ricerche e del lavoro che si svolge nelle sedi dell’Università di Genova. L’evento sarà organizzato in sinergia da da studenti e professori, offrendo uno spazio di confronto sulle grandi sfide locali e globali del secolo corrente, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili.
“Il Campus si pone inoltre come luogo di sperimentazione di pratiche per il futuro della società, un luogo abitato in cui praticare sport e da cui promuovere attività per tutte le generazioni e tutte le abilità”. In linea con le proposte di legge che in tutto il mondo si stanno avanzando per riconoscere l’attività sportiva come terapia medica, anche Savona 2027 realizzerà suggestive palestre attrezzate in 27 aree, definite per tipologie di attività, da individuare con la Facoltà di scienze motorie del Campus e con l’assistenza di un trainer nonché con l’impiego di un’app dedicata.
L’Associazione Giovani per la scienza, nell’ottobre 2027, curerà una mostra presso il Priamar sul tema “Climate change e sostenibilità – la Scienza al servizio dell’uomo nel Pianeta Terra”: un racconto partecipato grazie agli esperimenti tangibili inseriti nel percorso espositivo. Sarà inoltre organizzato un approfondimento sul tema della sostenibilità degli eventi e delle Capitali italiane della cultura dal 2016 al 2026, attraverso un convegno che esplorerà gli interventi messi in atto da Savona 2027 e per immaginare nuove rotte per la sostenibilità delle manifestazioni.
Lo skatepark
Infine, “Nuove rotte per lo sport e l’inclusione” con lo Skatepark nell’area dell’ex piscina comunale. “La ristrutturazione in corso prevede il recupero della struttura adeguandola alla nuova funzione: un grande skatepark indoor”. Il progetto rappresenterà il fulcro di un’area a vocazione sportiva che comprenderà spazi ricreativi e culturali dedicati ai giovani con aree sportive coperte e scoperte, una palestra d’arrampicata e una spiaggia libera attrezzata con un’area dedicata alla pratica di tutti gli sport su sabbia.
In accordo con il Comitato Italiano Paralimpico e contando sulla competenza e collaborazione di Ilaria Naef, prima atleta italiana e vicecampionessa mondiale di WCMX, l’obiettivo è quello di “realizzare un centro inclusivo e accessibile, un luogo di ritrovo per i giovani, dove organizzare iniziative sportive, culturali e ricreative negli spazi della terrazza sul mare e gli spazi circostanti”.