Nei prossimi anni

“Savona città dell’educazione”, il progetto che coinvolge le scuole da 0 a 19 anni

Al finanziamento del progetto ha contribuito anche Fondazione De Mari

Savona. Savona è stata scelta da Compagnia di San Paolo per il progetto “Savona città dell’educazione” insieme alla città di Torino, Genova e Vercelli. La presentazione questa mattina nella Sala della Sibilla del Priamar.

Il progetto si divide in due fasce d’età: 0-6 e 6-19 e si svilupperà per quattro anni. Una sfida complessiva dove l’educazione è al centro delle politiche dei territori, delle città, in stretta connessione con il contesto nazionale, come leva di cambiamento per il futuro del nostro Paese. Saranno disponibili 6 milioni di euro per 5 anni. Al finanziamento del progetto ha contribuito anche Fondazione De Mari.

Per quanto riguarda i più piccoli (tra i 0 e i 2 anni) l’obiettivo generale è universalizzare le opportunità educative per tutti i bambini tra 0 e 6 anni. Invece per i più grandi, è contribuire a migliorare la capacità dei giovani di autodeterminare il proprio futuro.

Marzia Sica responsabile obiettivo persone di Compagnia San Paolo ha spiegato: “Questo progetto prevede di investire e pensare ai cambiamenti della città attraverso l’educazione: come si possono migliorare attraverso le competenze e i saperi dei loro cittadini più piccoli. Sappiamo quanto è importante investire sui bambini piccoli per contrastare disuguaglianze e garantire traiettorie di vita efficaci. Questo ce lo dicono evidenze scientifiche realizzate a livello internazionale e nazionale. L’investimento nella prima infanzia è vantaggioso per le PA e per i territori. E’ fondamentale anche investire sul sistema educativo in primis le scuole.

Sergio Blazina, Fondazione per la scuola ha aggiunto: “A Savona hanno aderito al progetto 6 istituzioni scolastiche. Concordare e coprogettare interventi utili alle scuole che possono rimanere oltre la durata del progetto. Approfondiremo insieme alle scuole la situazione per capire quali azioni strategiche intraprendere e per individuare le priorità”.

Il sindaco di Savona Marco Russo: “Viviamo una fase di grande cambiamento, investire sull’educazione vuol dire attivare delle energie dell’oggi e investire sulla coesione sociale. Relazione tra scuola e il suo contesto vuol dire creare network di scambio”.

Il vicesindaco Elisa Di Padova aggiunge: “Siamo felici che Compagnia di San Paolo abbia scelto Savona. Sicuramente ci sono delle criticità come quella democrafica, ma anche aspetti positivi come la presenza di stakeholders che da sempre collaborano con noi su questi temi, oltre alla vivacità delle politiche culturali. Ci servirà per unire i puntini che abbiamo seminato in questi due anni di attività e si va ad aggiungere ai progetti già avviati dandoci una spinta in più. Tra gli obiettivi che si pone questo progetto l’aumento dei posti nei nidi, la qualificazione dei servizi, il coinvolgimento delle famiglie, la realizzazione della carta dei servizi 0-6. Capita in un momento quanto mai opportuno e giusto perchè la candidatura a capitale italiana della cultura ha senso anche per questo. Siamo in una fase di rigenerazione urbana e di creazione di nuovi spazi pubblici, costruire una città che educa a misura di famiglie, pensiamo sia il modo giusto per tornare nella nostra città”.

La fotografia delle scuole savonesi è stata restituita dall’analisi di Oxfam. Gli studenti iscritti dalla primaria fino alla scuola secondaria di secondo grado sono 9mila, di questi il 13,9% è di origine straniera (la percentuale cala salendo con il grado di istruzione, dal 22,4% delle elementari fino al 9,2% delle superiori). I trasferimento in corso d’anno nel primo biennio nella secondaria di secondo grado sono il 6%.

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