Si è svolto questa mattina in Prefettura il Tavolo Ordine Pubblico e Sicurezza richiesto dal sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.
Afferma il primo cittadino: “A distanza di quasi un anno dalla firma del Patto della Sicurezza, avvenuta nel dicembre 2023, e a fronte di alcune situazioni di disagio e disturbo della quiete pubblica che si verificano in alcune zone della città, ho ritenuto importante chiedere un nuovo incontro con l’intento di potenziare e incrementare tutti quegli obiettivi che ci eravamo posti sottoscrivendo quel documento”.
“Il Patto della sicurezza – ricorda il sindaco Tomatis – è un documento sottoscritto dal Comune di Albenga con la Prefettura, che prevede la cooperazione di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato) attraverso un’ampia condivisione d’informazioni, servizi ordinari e straordinari e attività di presidio del territorio e sensibilizzazione dei cittadini”.
“L’attenzione sul tema della sicurezza è sempre stato alto in questi anni da parte della mia amministrazione e continuerà ad essere una priorità. Molto è stato fatto e continua ad essere fatto per la nostra città, proprio grazie ad una sinergia che in questi anni è andata potenziandosi tra le forze dell’ordine e la polizia locale di Albenga”.
“Il fenomeno che interessa primariamente la nostra città non è legato ad episodi di violenza specifici, ma ad una situazione diffusa di disturbo della quiete pubblica che registriamo in particolare in alcune zone” precisa ancora il primo cittadino ingauno.
“Vogliamo continuare a contrastare questi fenomeni laddove esistono ed evitare che possano diffondersi anche in altre parti della città. Per farlo credo che un presidio costante, diffuso e coordinato possa essere uno degli strumenti principali da adottare.
“Ringrazio il prefetto Carlo De Rogatis per averci ricevuti e per la disponibilità dimostrata e tutte le forze dell’ordine che si sono impegnate a programmare una serie di interventi mirati, finalizzati all’allontanamento definitivo dei soggetti più pericolosi” conclude Tomatis.