Liguria. Sono stati 7.530 gli incidenti stradali in Liguria nel 2023, hanno causato la morte di 55 persone e il ferimento di altre 9.194. Sono i dati diffusi dall’Istat che rispetto al 2022 rileva un diminuzione del numero degli incidenti (-4,2%), dei feriti (-4,4%) e delle vittime (-3,5%). A livello provinciale gli incidenti sono stati 4.595 a Genova, 1.259 a Savona, 986 a Imperia e 690 alla Spezia
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Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Liguria del 51,4%, più della media nazionale del -42%, fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni rispettivamente del -34,5% in Regione e del -26,1% in Italia. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce da 0,9 a 0,7 deceduti ogni 100 incidenti in misura superiore al dato nazionale passato da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023. Sempre tra il 2010 e il 2023 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Liguria da 16,7% a 21,8%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato meno contenuto: da 15,1% a 16%.
Nel 2023 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in oltre 17,7 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (300 euro pro capite) e in circa 608,7 milioni di euro (404 euro pro capite) per la Liguria, la Regione incide per il 3,4% sul totale nazionale.
Ancora in evidenza le criticità dell’Aurelia (SS1), che percorre la costa e lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti: 229 (con 8 decessi e 283 feriti). I valori più elevati dell’indice di mortalità vengono tuttavia osservati per alcune strade dell’entroterra di Ponente: la SS20 (Colle di Tenda), la SS29 (Colle di Cadibona) e la SS453 (Valle Arroscia).
L’A10 è l’autostrada con il maggior numero di incidenti (248, con 2 vittime), seguita dall’A12 (156 incidenti e 2 vittime). Rispetto al 2022 l’indice di mortalità cresce nelle province di Savona e La Spezia mentre diminuisce a Genova e Imperia. Nel 2023 il maggior numero di incidenti (6.270, l’83,3% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 31 morti (56,4% del totale) e 7.360 feriti (80,1%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano sulle autostrade (+11,4%) mentre diminuiscono sulle strade urbane (-5,8%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,9 decessi ogni 100 incidenti).