Varazze. Nel cinquantesimo anniversario della traslazione delle reliquie del beato Jacopo da Varagine (1974-2024) sabato 16 novembre alle ore 16 nella Sala Consiliare del Municipio avrà luogo la tavola rotonda “Le parole di Jacopo – Attraverso i confini linguistici”. L’evento è organizzato dal Centro Studi Jacopo da Varagine e dall’Associazione Internazionale Caterinati con il contributo di Fondazione Agostino De Mari e KWB Torino e il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona e Diocesi di Savona-Noli.
Con le sue centinaia di manoscritti pervenuti fino ad oggi la “Legenda aurea” è stato il libro più ricopiato e diffuso per molti secoli in Europa e ha un’importanza fondamentale per la comprensione della cultura europea, dalla storia della santità alla storia dell’arte. È stata scritta in latino per persone che lo sapevano leggere. Nasce infatti come strumento per la predicazione: i predicatori leggevano il testo in latino e lo predicavano o raccontavano in volgare.
I tempi però cambiano, oggi come nel XIII secolo, quando in Italia crebbe pian piano un pubblico di lettori e scrittori che non necessariamente preferivano il latino quale lingua per la propria espressione letteraria e le proprie letture. Anche la “Legenda aurea” ha incominciato ad avere un pubblico diverso che cercava cose diverse, oltre ai racconti edificanti, ad esempio racconti interessanti, fossero edificanti o meno. Lo stesso autore Iacopo da Varazze, negli ultimi anni della sua vita, quand’era vescovo di Genova, ritoccò il testo inserendovi diverse parti di interesse narrativo e intervenendo sul contenuto del leggendario.
Quanto alla forma, quasi contemporaneamente o poco dopo qualcun altro ha trovato opportuno tradurre il testo nelle lingue volgari per andare incontro a quel nuovo pubblico. Le traduzioni si sono susseguite fino ai giorni nostri, anche in Italia, dove alla traduzione di Vitale Brovarone del 1995 ha fatto seguito quella meritoria coordinata da Francesco Stella. Del complesso rapporto fra il testo latino originario e i suoi nuovi destinatari parleranno le editrici dei volgarizzamenti medievali in catalano Maria Manuela Garcia Sempere e toscano Speranza Cerullo insieme a Francesco Stella, coordinatore della traduzione italiana. Coordinerà Giovanni Paolo Maggioni, editore del testo latino.
Nel contesto dell’anniversario e del quarto centenario della proclamazione di santa Caterina da Siena e dello stesso beato a patroni della città si terrà la rassegna “Musica Aurea – Percorsi di musica sacra dal Medioevo ad oggi”, ispirata alla maggiore opera del beato Jacopo. Il 16 novembre alle ore 21 nell’Oratorio San Giuseppe il concerto “Citare, variare, tradurre in musica” comprenderà musiche vocali e organistiche dal Quattro all’Ottocento e avrà per protagonisti il mezzosoprano Maria do Céu Alexandrino e l’organista Antonio Delfino.
Venerdì 29 novembre sempre alle 21 nell’Oratorio San Bartolomeo il concerto sarà dedicato a “Giovanni Antonio Rigatti, oltre l’eredità di Monteverdi” e vi si esibirà il gruppo L’Estro Barocco. Sabato 4 gennaio ancora alle 21 nella Collegiata Sant’Ambrogio Vescovo il Coro e Gruppo Strumentale Polyphoniae Studium, diretto da Francesco Lambertini, e l’organista Davide Pelissa faranno riecheggiare “Il suono della parola – Polifonie sacre dal Cinquecento al Novecento”.