Consigli

Osservatorio savonese animalista ancora in difesa dei cinghiali dopo l’incidente di Stella

"Esistono efficaci soluzioni: non solo dossi, recinzioni, cartellonistica e sottopassi stradali ma più prismi-catarifrangenti"

prismi-catarifrangenti

Stella. L’Osservatorio savonese animalista interviene sul caso del cinghiale investito a Stella: “L’incidente tra un cinghiale ed un motociclista è stata l’occasione, per la solita organizzazione agricola, dell’invocazione, pressoché giornaliera, della fucilazione in massa dei cinghiali”.

“L’OSA risponde alle sue pesanti affermazioni sottolineando che non è con l’allarmismo che si affrontano i problemi, veri o presunti; a Savona infatti non si riscontra un caso di peste suina dallo scorso febbraio e, dati dell’Associazione Amici della Polizia Stradale, gli incidenti con animali selvatici non sono in aumento sensibile e rappresentano lo 0,2% del totale dei 79 mila casi del primo semestre 2023, con migliaia di morti e feriti gravi per ben altre cause”.

OSA ricorda agli agricoltori “che ben si guardano dal denunciare le responsabilità dei cacciatori per le liberazioni di cinghiali d’allevamento dagli anni Ottanta in poi, che esistono efficaci soluzioni: non solo dossi, recinzioni, cartellonistica e sottopassi stradali ma particolari segnalatori che, recentemente, sono già stati installati in alcuni tratti di strada del ponente savonese; si tratta di “prismi-catarifrangenti” che riflettono la luce dei fari delle autovetture e motocicli, la reindirizzano nel bosco e segnalano all’animale il sopraggiungere del veicolo, inducendolo a bloccarsi e non attraversare, riducendo in modo consistente il numero degli incidenti”.

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