La leader

Elly Schlein a Savona: “Ogni volta mi stupisce quanto è bella. Difendiamo scuola, sanità, famiglie arcobaleno, ius scholae, terzo settore” fotogallery

Lungo discorso in piazza del Popolo accanto ad Andrea Orlando, poi tappa ad Albenga in piazza Trincheri

Savona. “Come è bella Savona, ogni volta mi stupisco di quanto sia bella questa città“. Ha esordito così Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, nel salutare i savonesi accorsi in piazza del Popolo a Savona per la prima tappa del suo breve tour ligure di oggi.

Accanto a lei Andrea Orlando, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria: “E’ importante che Elly sia qui, è importante che lei sappia che la sua battaglia contro la manovra del Governo è anche la nostra battaglia. Una manovra che taglia le pensioni e aumenta le accise, e la maggioranza che la approva è la stessa che sostiene Bucci. Voglio ringraziare tutti i partiti extra Pd, anche Italia Viva che oggi è qui con noi, per una cosa che faremo: governeremo tutti insieme la Liguria. Vogliamo governare con il popolo, e non sopra la testa del popolo. Chiuderemo una stagione di privilegi: gli unici privilegiati saranno i bambini“.

“In queste ore Piana ha aperto una interlocuzione con il Governo sull’autonomia differenziata. Si fermi, non ha nessun titolo per farlo – è il monito lanciato da Orlando – Siamo orgogliosamente italiani e non vogliamo che si spezzi il Paese: siamo liguri e sappiamo fare i conti, non vogliamo che si spezzi nulla, siamo consapevoli di avere fragilità come regione e soltanto dentro un grande progetto nazionale la nostra regione si può riscattare. Piana non deve firmare niente: il giorno dopo le elezioni quella firma sarebbe cancellata”.

Tra i temi caldi, manco a dirlo, la sanità: “Basta a tagli ulteriori, si taglierebbero ancora cose essenziali. Noi non abbiamo niente contro la sanità privata, ma sappiamo che quella privata non si ‘mangia’ quella pubblica se questa è forte, gratificata e programmata. Le persone vanno nel privato perché c’è un’offerta migliore, ma succede perché quella pubblica è stata sfasciata. Per prima cosa sposteremo i soldi per implementare medici di base e case di comunità. Vogliamo dire sì a una sanità pubblica che non può essere sostituita dall’attività del privato: investire sulla sanità pubblica, investire sulla prossimità quindi sulla vicinanza ai cittadini delle strutture, lavorare per raggiungere organici pieni tanto per il personale medico quanto per il personale infermieristico, aiutarli a stare in Liguria attraverso anche alloggi dedicati e interventi sul caro affitto. E poi lavorare per non perdere la grande occasione contenuta nel PNRR delle case di comunità, che si sta sprecando”.

“Nei primi 100 giorni faremo una legge contro il consumo del suolo” ha poi annunciato, lanciando un appello al voto: “Non siamo chiamati a scegliere tra centrosinistra e destra, perché una coalizione che inizia la sua campagna elettorale con Vannacci e il sindaco di Terni non è di centrodestra, è di destra. Siamo chiamati a scegliere tra democrazia e oligarchia. Vogliamo riaprire la stagione della partecipazione: non chiudersi in una stanza e decidere in 3, ma spiegare le motivazioni se qualcuno non accetta le decisioni. Dobbiamo dire ‘abbiamo idee diverse, confrontiamoci’. Vogliamo lavorare anche per chi non ci ha votato, perché non distinguiamo tra ‘noi’ e ‘loro’ ma tra quelli che hanno bisogno e chi non ne ha”.

E’ toccato quindi a Elly Schlein prendere il microfono e parlare ai presenti. Molti gli argomenti toccati nel suo intervento: dalla lotta contro l’autonomia differenziata (“Questa mattina abbiamo contato di aver raccolto 1 milione e 300 mila firme”) allo ius scholae (“Chi nasce o cresce in Italia è italiano, e nessuno può togliergli questo diritto”) fino a tagli alla sanità: “Da quando Giorgia Meloni è al potere la spesa sanitaria sul Pil sta scendendo – ha spiegato – Vogliono smantellare la sanità pubblica: per farlo non devono ritoccare le leggi, gli basta fare quello che stanno facendo ossia chiudere i rubinetti”.

Nel suo lungo discorso la leader del Pd ha anche parlato in difesa della scuola pubblica (“Dobbiamo pagare meglio gli insegnanti, oggi i meno pagati d’Europa, e moltiplicare gli asili nido”), del terzo settore (“senza il quale non avremmo superato la pandemia”) e delle famiglie arcobaleno (“Di famiglia non ce n’è solo una, quella tradizionale, le famiglie sono colorate e tutte meritano di essere rispettate”).

In chiusura un accenno anche all’inchiesta che ha portato alle dimissioni di Giovanni Toti: “La destra ha due pesi e due misure. Quando hanno arrestato Toti, tanti gli hanno fatto da avvocati; ma Toti ha patteggiato, e ciò vuol dire che è colpevole. Bucci è la sua prosecuzione”.

Accanto a Schlein e Orlando diversi esponenti del Pd. Per Brando Benifei “con la partecipazione possiamo cambiare la nostra regione” dopo aver visto “prendere decisioni in stanze chiuse”; Cecilia Strada ha invece invitato a “rimettere le persone al centro della politica, interesse di tutti enon dei soliti noti. Bisogna andare a prendere il voto casa per casa, strada per strada – ha poi aggiunto – andare a prendere coloro che non votano chiedendo loro perché. E dobbiamo riprendere in mano i nostri territori”. Anche lei ha puntato il dito contro la gestione della sanità negli ultimi anni: “In questa regione è andata allo sfascio, è uno scandalo”.

Schlein è quindi partita alla volta di Albenga, dove ha tenuto un altro comizio in piazza Trincheri.

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