Identità e scuola

“Carriera Alias”: ecco come gli studenti transgender possono modificare il loro nome a scuola

Protocolli già attivi in tre istituti superiori a Savona, Loano e Albenga. Percorsi di assistenza specifici anche a Finale

Generico ottobre 2024

Savonese. Anche nella nostra provincia si sta iniziando a parlare di “Carriera Alias”, con protocolli già attivi presso tre istituti superiori: il Liceo Chiabrera-Martini di Savona, il Liceo Giordano Bruno di Albenga e l’IISS Giovanni Falcone di Loano. Ma di cosa si tratta?

La Carriera Alias è un profilo burocratico, alternativo e temporaneo, riservato agli studenti (e in alcuni casi anche ai docenti e al personale) che hanno intrapreso un percorso di transizione di genere: il nome anagrafico del richiedente viene sostituito con quello di elezione, ovvero il nome che la persona trans ha scelto per se stessa. Non trattandosi di un documento ufficiale, l’operazione non ha valore legale e quindi non può essere estesa a contesti al di fuori di scuole e università. In altre parole, tale protocollo non va a modificare l’identità anagrafica, ossia quell’insieme dei dati che identificano una persona nell’ambito delle istituzioni di uno Stato.

Gli studenti richiedenti hanno altresì diritto a vedere inserito il loro nome d’elezione nei quadri dei voti, nel registro elettronico e nel libretto. Tuttavia, non esistono al momento linee guida ministeriali nazionali cui le scuole possano fare riferimento nella stesura dei propri Regolamenti per la Carriera Alias, la cui applicazione resta a discrezione e sensibilità della direzione scolastica. Condizione necessaria per accedere alla Carriera Alias è aver intrapreso un percorso medico-psicologico di rettifica del sesso biologico attribuito. A ciò si aggiunge la richiesta di idonea documentazione medico-diagnostica che attesti la diagnosi di disforia di genere con relativo inizio del percorso di riattribuzione, il tutto redatto da un medico specialista.

Da sottolineare che il sesso biologico della persona sarà conosciuto solo dal personale amministrativo, sottoposto all’obbligo di riservatezza. Infatti, la Carriera Alias consiste in un accordo di riservatezza stretto tra la scuola, la giovane persona trans che la frequenta e la sua famiglia, se minorenne. Il Protocollo è finalizzato ad eliminare l’imbarazzo di dover continuamente spiegare la propria situazione o peggio subire possibili episodi di bullismo, consentendo altresì un riparo da insulti transfobici, discriminazioni e prevenendo un possibile abbandono scolastico. L’altra faccia della medaglia è il supporto nell’espressione e costruzione dell’identità di genere a livello individuale e sociale, nonché la garanzia di un ambiente sereno per tutti gli studenti.

Sono 393 le scuole che in Italia prevedono nel loro regolamento la Carriera Alias, secondo quanto riportano i dati a disposizione di AGEDO (Associazione Genitori di Omosessuali), aggiornati al 7 ottobre 2024. In Liguria sono 17 in totale gli istituti aderenti, dei quali tre nella provincia di Savona. Uno di questi è il Liceo Chiabrera-Martini di Savona, che ha aperto le porte alle Carriere Alias con delibera del Consiglio di Istituto datata marzo 2023.

“Il tutto si è svolto nel rispetto e con la collaborazione di tutti gli organi collegiali – spiega il preside Domenico Buscaglia – Abbiamo dato il via al protocollo a seguito di pervenute richieste da parte di alcuni studenti e abbiamo già provveduto ad applicarlo. La nostra scuola è comprensiva anche verso coloro che non abbiano fatto richiesta ufficiale di Carriera Alias ma che manifestino comunque esigenze legate alla disforia di genere: questi studenti vengono chiamati per cognome in modo da contrastare eventuali comportamenti disorientanti”.

Non mancano, tuttavia, istituti che, pur non avendo all’attivo un regolamento “ad hoc”, si stanno comunque muovendo in questa direzione, garantendo supporto a chi manifesti esigenze particolari. E’ il caso del “Nuovo Polo Scolastico Finalese”, che di recente ha accorpato i Licei Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane “Arturo Issel” con i Servizi Alberghieri e IPSIA.

“Da inizio anno scolastico sono già pervenute un paio di richieste particolari e ciò rappresenta un dato molto significativo – afferma il preside Daniele Scarampi – Al momento non disponiamo di tale protocollo all’interno del PTOF ma è un’opzione valutabile per il futuro. La scuola ha comunque attivato percorsi di assistenza ‘al dettaglio’ per gli studenti interessati, con sostegno psicologico dedicato e parallelo a quello già intrapreso privatamente. Anche nell’ambito del progetto ‘Sportello psicologico’, parte delle ore verrà destinata all’ascolto e all’appoggio dei ragazzi su questo tema”.

Non è escluso che l’elenco degli istituti savonesi aderenti possa allungarsi, in futuro. Per alcuni di questi la Carriera Alias non è ancora realtà in quanto non sono pervenute richieste a riguardo; presso altri la materia è tema di studio e confronto tra gli organi competenti.

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