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2024

Spotorno e la Liguria nelle poesie di Sbarbaro: Pino Petruzzelli, Francesco De Nicola e il Comune di Spotorno omaggiano il poeta dei Trucioli

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È una data unica, un’occasione da non perdere per tutti gli amanti della poesia, della Liguria e anche della filatelia, l’evento dal titolo Camillo Sbarbaro a Spotorno: rifugio dell’anima atteso per venerdì 15 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Convegni Palace a Spotorno con ingresso libero.

L’appuntamento che vedrà la partecipazione di un attore come Pino Petruzzelli, che in molte occasioni nel format Liguria delle Arti ha recitato i versi del poeta nativo di Santa Margherita Ligure, e di un autorevole italianista come Francesco De Nicola, intende raccontare il legame primigenio e costante tra Spotorno e Sbarbaro che da questi luoghi, vissuti e amati in diverse stagioni della vita, trasse ispirazione per molte delle sue poesie e prose liriche.

L’evento speciale è stato fortemente voluto dal Comune di Spotorno come dichiara il suo Primo Cittadino Mattia Fiorini: «Tornare oggi alla poesia di Sbarbaro è un’opportunità da non perdere per l’impeccabile valore dell’opera. Sbarbaro rappresenta un modello autentico da cui partire per provare a vedere le mille sfaccettature della vita e del paesaggio che solitamente non cogliamo».
Alle parole del Sindaco si aggiungono quelle di Gian Luca Giudice, Assessore alla Cultura del Comune di Spotorno: «Questo poeta, dalla penna secca ed essenziale, questo autore dall’animo malinconico ma beffardo e schietto, con influenze pascoliane e visioni leopardiane, trascorse molti anni a Spotorno e fu capace di rappresentare la liguritudine».

Dietro un’esistenza vissuta sottovoce come quella di Camillo Sbarbaro, dentro la sua poesia che sboccia silente e modesta come un fiore, c’è il passato del nostro territorio, c’è la memoria della nostra comunità, ci sono colori e paesaggi d’un tempo, ci sono aspirazioni, passioni e aneliti di un uomo che oggi riconosciamo come uno dei grandi poeti del ‘900.
Proprio lui, straordinario cantore delle piccole cose, personaggio singolare nel mondo letterario del cosiddetto “Secolo breve”, nutrì verso l’amena località savonese un sentimento intenso, certificato dai versi “Spotorno, paesaggio dell’anima, cielo che a guardarlo si beve. Mare che è tutto uno zaffiro liquefatto in cui si vorrebbe stemperarsi. Più di tutti i mari che so, è questo che amo”.

Per Camillo Sbarbaro Spotorno fu le corse a perdifiato nei campi del nonno, durante l’età azzurra dell’infanzia, il rifugio dalla violenza ottusa della dittatura fascista in età adulta e il buen ritiro negli ultimi anni di vita. Questo legame profondo e indissolubile viene raccontato con la consueta chiarezza e maestria dal Professor Francesco De Nicola, Presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri, già docente di letteratura contemporanea all’Università di Genova e titolare del medesimo corso all’Università di Granada, che ha appena pubblicato il volume Camillo Sbarbaro – Scrivere per vivere (Edizioni Ares), a cui verrà dedicato un firmacopie al termine dell’evento.

I versi essenziali e le parole genuine del poeta ligure sono le attese protagoniste delle letture dell’attore Pino Petruzzelli che, per l’occasione speciale, ha selezionato alcune delle poesie e delle prose liriche più legate ed ispirate al paesaggio circostante.

Petruzzelli, drammaturgo e scrittore, regista e docente di scrittura scenica, la cui poetica è intrisa di valori come la Natura, la condivisione, il dialogo, la spiritualità, la bellezza della semplicità si chiede: «Può la poesia raccontare un territorio e la sua gente? Quanto incide la poesia sulla nostra quotidianità e quanto incidono le persone e la natura di un luogo sulla creatività di un grande artista come Sbarbaro? Con appuntamenti come questi vogliamo riflettere insieme sull’importanza della cultura nella nostra quotidianità. E per farlo useremo dei “ponti” tra palco e platea, come Sbarbaro li usava tra poeta e lettore».

La giornata in onore di Camillo Sbarbaro si apre con un appuntamento prezioso per tutti gli appassionati di filatelia: alle ore 15.30 nella Sala Convegni Palace di Spotorno si terrà la celebrazione della prima timbratura, a seguire annullo filatelico di Poste Italiane a tema “Camillo Sbarbaro e la letteratura del ‘900” a cura del Circolo Filatelico Spotornese presieduto da Gino Maglio.
Il timbro a tema Camillo Sbarbaro (valido solo per quella data) sarò apposto su un documento filatelico, che in questo caso sarà un fascicolo che raccoglie i francobolli con cui Poste Italiane ha voluto omaggiare i grandi scrittori italiani del ‘900 tra cui Calvino, d’Annunzio, Montale, Quasimodo, Verga e tanti altri. A seguito della prima timbratura e per tutta la durata dell’evento, sarà possibile acquistare il libretto con l’annullo filatelico.
Da venerdì 15 novembre, la Sala Convegni Palace ospiterà anche una mostra letteraria dedicata al grande poeta ligure che sarà visitabile fino a domenica 17 novembre, dalle 15.30 alle 19.30.

Camillo Sbarbaro a Spotorno: rifugio dell’anima è realizzato da Teatro Ipotesi per volontà e con il sostegno del Comune di Spotorno e in collaborazione con il Centro Filatelico Spotornese. 
La direzione artistica è di Pino Petruzzelli, il coordinamento di Paola Piacentini, la grafica è curata da Valentina Bietta, luci e suoni sono di Bernardo Russo, ufficio stampa Pietro Sceriffo.
L’ingresso all’evento e alla mostra è libero.

Camillo Sbarbaro
Nasce a Santa Margherita Ligure il 12 gennaio 1888. La famiglia si trasferisce molto presto prima a Varazze e poi a Genova, dove Camillo trascorre buona parte della giovinezza.
Prende parte come volontario della Croce Rossa alla Grande Guerra. Resine (1911) segna l’esordio poetico.
Prima della seconda raccolta Pianissimo (1914), sulla rivista Riviera ligure vengono stampati alcuni testi che documentano il passaggio fra le due raccolte. Tra le prose liriche la celebre raccolta Trucioli (1914-1918).
Con l’avvento di Mussolini, Sbarbaro non può più lavorare come insegnante dato che rifiuta la tessera del partito fascista. Gli ultimi 16 anni della sua vita li trascorre a Spotorno dedicandosi alla poesia, alla traduzione dal francese e dal greco, e ai licheni, di cui diventa uno studioso di fama internazionale. Tra la sua produzione di questi ultimi anni ricordiamo le sillogi poetiche Rimanenze (1955), Primizie (1958) e gli scritti in prosa Fuochi fatui (1956), Scampoli (1960) e Cartoline in franchigia (1966).
Camillo Sbarbaro si spegne nella sua amata Spotorno il 31 ottobre 1967.

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